La storia del Coro Fioccorosso di Monza comincia nel 1962 all'oratorio di San Biagio in Monza. Il coro è nato quasi per caso: un amico doveva celebrare la sua prima messa e alcuni ragazzi decidono di preparare alcuni canti e un “concertino” per la festa serale. I ragazzi hanno continuato a cantare e sono diventati un coro.
Serviva una divisa ma, soprattutto, un nome. La divisa era presto fatta: una camicia bianca e un fiocchetto rosso. Il nome venne da sè: Fioccorosso!
Si sono susseguiti diversi direttori nel corso di questi anni, per i primi 25 la direzione e l’educazione del coro è stata affidata a Piero Serenthà, medico di professione e musicista per vocazione. Quindi è arrivato Carlo Pozzoli, (dal 1989 al 1996); Paola Versetti (dal 1996 al 1997). Per 15 anni è stata la volta di Gian Franco Freguglia (dal 1997 al 2013) sotto la sua guida il coro ha ripreso e intensificato un progetto di coralità inscritto nel coro fin dalla sua nascita., sperimentando nuove espressioni di vocalità nel vasto campo della cultura del canto popolare e nella ricerca di percorsi musicali nuovi. Nel 2013 per un anno il compito di dirigere il coro è stato affidato a Marika Zonca.
Da gennaio 2014 il coro Fioccorosso è diretto da Silvia Manzoni, già direttore del coro Laudamus Dominum di Sovico. Con Silvia e il suo entusiasmo il coro accetta un’importante sfida di rinnovamento ma anche di mantenimento dei valori che da sempre animano il coro e i suoi membri, con l’intento di mantenere vivo il repertorio tipico della coralità popolare maschile.
Il coro ha iniziato nuovi progetti, intensificando le esecuzioni e i concerti pubblici, partecipando a manifestazioni importanti e coinvolgenti (Caelicantus in Slovenia, Festival della Val Pusteria, Adunata nazionale degli Alpini, rassegne USCI).
Silvia ha ideato e porta avanti da 5 anni con il coro Fioccorosso un laboratorio settimanale di canto corale per i detenuti della sezione maschile della Casa Circondariale di Monza. Il laboratorio “Liberi di Cantare” ha un obiettivo non solo didattico, ma anche “terapeutico, educativo e sociale”. Partita dalla convinzione che cantare in coro sia un’esperienza formativa, che cantare in coro voglia dire muoversi su un terreno comune e muoversi in una direzione comune e condivisa. Cantare in coro significa avere un progetto, perseguirlo e attuarlo insieme, collaborando e cooperando mettendo da parte ogni particolarismo, ogni individualismo, ogni pensiero, ogni preoccupazione.
Cantando in coro si condivide e si contempla la bellezza.
LA PANDEMIA INSEGNA:
Dopo la PANDEMIA che ci ha colpito abbiamo fatto tesoro del più grande insegnamento della vita: Uniti si vince!
Proprio per questo motivo abbiamo iniziato una nuova avventura o per meglio dire un nuovo sodalizio:
La partnership con il Coro ANA Lo Chalet di Arcore, guidati da Valerio, con il quale ci siamo promessi di affrontare nuove esperienze corali, percorrere nuovi progetti ma soprattutto fondere nuove amicizie unendo un repertorio prettamente Alpino con quello popolare a garanzia di un'unità corale viva ed espressiva nella tradizione.
INFO@COROFIOCCOROSSO.ORG
CORO@ALPINIARCORE.IT